La brand identity di un’azienda resta fondamentale per accrescerne o meno il consenso presso il pubblico. Nel mondo moderno, globalizzato in tutto e per tutto, i prodotti di consumo sono facilmente replicabili e non sempre rappresentano, da soli, la componente distintiva principale sul proprio mercato di riferimento. Più facilmente siamo portati ad acquistare beni (da quelli più semplici a quelli più lussuosi) soprattutto in base ai valori che esprimono.

Proprio questa tendenza ad un adeguamento e ad una piatta omologazione dell’offerta, rende fondamentale il rafforzamento dell’identità aziendale che – citando l’esperto del settore Gaetano Grizzanti – diviene “l’entità concettuale che, presidiando il territorio mentale degli individui, evoca un insieme di valori predefiniti, definendo così il posizionamento sul mercato”.

Alla luce di questo possiamo dire che il branding va inteso non solo come disciplina di mera e tecnica strutturazione della marca ma anche come una consapevole strategia volta a vendere il brand oltre al prodotto. Questo determinerà la costruzione di una proposta originale e difficilmente replicabile: l’Ipad non sarà un tablet qualunque, la Mercedes non sarà una berlina di lusso come le altre e così via.